“..perché i turisti possono andare e venire ma i veneziani ci devono vivere e sono loro che devono fare i conti con quello che viene prima e dopo..”


Nella nostra prima intervista con Fabio Carrera abbiamo già parlato del rapporto tra patrimonio culturale e sviluppo economico.

È interessante discutere ulteriormente il suo potenziale per migliorare il capitale sociale, stimolare la crescita economica e la sostenibilità.

In questo contesto, ci piace considerare le iniziative della Commissione Europea. Ad esempio, il quadro d’azione sul patrimonio culturale in cui la sostenibilità è uno dei cinque pilastri.

Ci sono tre cluster di azione inclusi nel quadro dell’UE:

– Rigenerare città e regioni attraverso il patrimonio culturale.

– Promuovere il riutilizzo adattivo degli edifici storici.

– Bilanciare l’accesso al patrimonio culturale con il turismo culturale sostenibile e il patrimonio naturale.

Vorremmo approfittare di questa opportunità con Fergus Maclaren per discutere di questi tre cluster magari considerando iniziative o esempi simili in altre parti del mondo.

Le tre domande trattate:

– Quando si parla di rigenerare le città attraverso il patrimonio culturale, cosa dovrebbe aspettarsi la comunità dal governo locale e dall’organizzazione degli enti pubblici.

– Come possiamo garantire un riutilizzo adattivo dell’edificio storico del patrimonio culturale.

– Bilanciare l’accesso al patrimonio culturale con il turismo sostenibile e il patrimonio naturale.

Rigenerare le città attraverso il patrimonio culturale

Parliamo del primo cluster: rigenerare città e regioni attraverso il patrimonio culturale. Se questo fosse possibile, potremmo rigenerare l’Italia intera grazie al fatto che il patrimonio culturale è ovunque nel Paese..

Riuso adattattivo

Ci sono tanti esempi di pratiche di riadattamento di beni del patrimonio culturale, altri invece lasciati in disuso con tutte le conseguenze di un possibile abbandono.

Sustainable cultural tourism

Per quanto riguarda il terzo cluster: bilanciare l’accesso al patrimonio culturale con il turismo culturale sostenibile e il patrimonio naturale. Ad esempio, a Venezia questo punto è in discussione da molto tempo ma sfortunatamente la popolazione veneziana diminuisce significativamente ogni anno e il settore immobiliare è più legato ai bed and breakfast e agli affitti brevi per attirare turisti invece che studenti o lavoratori a distanza. Si può osservare il verificarsi lo stesso problema nel centro di molte altre città.

All’inizio del 1950 i residenti nella città di Venezia erano 175.000. Nel 2021 se ne contano 50.000.

Speakers

Fergus Maclaren, Andrea Monaco

– arti-talk #2

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